Vita prolungata sino alla fine per un fine maggiore

I membri del PIME donano la loro vita a Cristo per mezzo del Vangelo, della Chiesa, dell'Istituto, ma soprattutto per il Regno di Dio. Per questo viene richiesto a loro un prolungato sforzo fisico e mentale non comune. E' un compito totalizzante fatto di parole, azioni e viva fede che si dispiega nell'arco di molti anni. E' un azione complessa da progettare sin dall'inizio: basti pensare al tempo speso per imparare lingua e costumi di gente che vive in paesi e culture diverse, che se interrotta durante il suo dispiegarsi può rendere inutile tutta la fatica precedente.

E' un atto 'eroico' che richiede di mettere in conto anche l'ultima ora della propria vita e del proprio lavoro: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio». (Lc 9, 51-62), dice Gesù, chiedendoci di perseverare. Del resto con Dio bisogna rimanere in dialogo per tutta la vita ed è naturale che Lui ci possa richiedere anche delle 'pratiche inconsuete' come donare la propria vita per un valore evangelico, per esempio, quello della carità.