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Esino Lario, oggi in provincia di Lecco, in una bellissima posizione a 913 metri sul livello del mare era, prima del 1930, un paese piuttosto povero. Posta in una conca sopra il lago di Como, presso il monte Grigna (2.400 metri) la popolazione era dedita all'agricoltura e all'allevamento del bestiame. Il turismo stava nascendo quando nel 1927, faceva il suo ingresso come parroco don G.Battista Rocca proveniente da Malgrate. Egli si rese subito conto che la gente aveva bisogno di una mano. Il nuovo parroco, oltre ad essere un buon botanico, aveva il bernoccolo delle costruzioni e si mise, con l'aiuto di un ingegnere, a preparare alcuni giovani perché diventassero esperti muratori. 15 persone si diedero da fare insieme al parroco e ben presto Esino divenne località turistica.

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Ad un certo punto i fratelli don Luigi e don Giuseppe Polvara, proprietari della pensione La Montanina e fondatori della scuola d'arte sacra Beato Angelico di Milano, pensarono di fare una casa di cura o un sanatorio sui terreni della zona del Rogo, ma alla gente l'idea non piacque e non se ne fece nulla. Era il 1930. Il fatto fu discusso in casa del parroco dove era presente, tra gli altri, il padre Ferruccio Corti, PIME, missionario in Cina (nato a Rancio di Lecco  il 23-11-1879, e partito per Weihwei il 16-9-1903. Fu poi direttore spirituale del Seminario per le Missioni di Cucujaes, Portogallo). Questi con una subitanea ispirazione disse: "E' provvidenziale questo posto per il Pime! Esino è vicino a Milano e in una bella posizione a mille metri d'altitudine. Non si potrebbe considerare l'idea?".

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Il Capitolo Generale dell'Istituto, infatti, aveva dato alla Direzione Generale il mandato, fin dal 1924, di realizzare una casa in montagna che ospitasse gli studenti del Pime in vacanza. Ma da allora non si era fatto nulla per mancanza di occasioni e di denaro. Intanto don Rocca aveva appena ereditato da uno zio paterno, Giacomo Rocca industriale in Argentina, una grossa fortuna e stava pensando come utilizzarla al meglio. Fu cosi che una sera, durante un'altra riunione in casa sua don Rocca, rivolgendosi all'ingegner G.B. Antonietti (un ingegnere che soggiornava ogni estate a Esino), gli disse: "Ingegnere, davanti a tutti dichiaro che se lei regala il terreno ai missionari io regalo ai padri la casa". L'ingegnere preso alla sprovvista (aveva sette figli ancora in tenera età) stette alcuni secondi in silenzio e poi rispose: "Va bene. Il più bel regalo che posso fare ai miei figli è questo gesto che servirà loro come lezione per tutta la vita". In quell'epoca il p.Felice Cazzaniga fu invitato ad andare a Esino per curarsi da una pleurite. Il parroco, d'altra parte, aveva molto bisogno di aiuto per i villeggianti che frequentavano la località. Per otto mesi il p. Cazzaniga restò in casa del parroco e poi nella vicina casa del coadiutore. Il parroco che intanto aveva preso contatto e i primi accordi col PIME, ottenne dal superiore generale p.Paolo Manna che p.Felice rimanesse a Esino per seguire le cose sul posto circa la realizzazione della casa. In tutto il p.Felice rimase dal 10 luglio 1930 al 18 ottobre 1934. Furono parecchi i padri e i chierici che in seguito trascorsero li un po' di tempo per ragioni di salute.

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Fatto preparare cosi un progetto e comperati i terreni al "Rogo", ben 22 piccoli lotti di terreno, più alcuni avuti in dono, don Rocca il 26 maggio del 1933 finalmente potè dare avvio ai lavori. Il parroco spese ben 300 mila lire! E don Ambrogio Rocca, suo parente e parroco di Senago, diede 50 mila lire per le rifiniture. Il papà del parroco, a sua volta, donò 66 letti. Anche la gente del posto fece a gara per donare il necessario all'arredamento. E così fecero sempre del loro meglio fino ad oggi. L'inaugurazione ebbe luogo il 14 luglio 1935, alla presenza del superiore generale mons Lorenzo M. Balconi. Il quadro della Madonna (Maria Ausiliatrice), dono dell'ing. Antonietti, attraversato tutto il paese in processione, fu collocato nella prima cappella della casa. L'ingegnere mori il 19 luglio 1936. Don G.B. Rocca mori marzo 1965. Per tutti il ricordo grato del PIME.

Lago di Como visto da passo Aguelio, 1200mt

Oggi la casa del Pime, "Villa Rogo", resa agibile secondo le norme vigenti nel 2015, è disponibile tutto l'anno per gruppi' che desiderano trascorrere un periodi di vacanza e momenti d'incontro. La casa è situata al centro della valle dell’Esino a 1010 metri di altitudine sulle pendici della Grigna Settentrionale tra faggi, castani, abeti e larici. Facilmente raggiungibile dal lago di Como via Varenna e dalla Valsassina via Cortenova. Disponibile in autogestione dispone di 65 posti in camere da 2, 3 o 5 posti, oltre a una cappella e sale per riunioni.

Villa Rogo Pontificio Istituto Missioni estere Via al Castagneto 26 23285 ESINO LARIO (LC) Per informazioni e tariffe: 02/43.822.406 – 02/43.822.409 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.