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Nato a Lecco (Valmadrera) nel 1932, Padre Alberto Garuti entra ben presto nel PIME ed emette il giuramento all’Istituto il 25 giugno 1955 poi ordinato prete a Milano dall’arcivescovo Giovanni Battista Montini il 28 giugno 1956. Nello stesso anno parte per il Brasile Sud. Ben presto si dà agli studi di sociologia e psicologia – studi che continua in Italia e in Francia – e presta poi servizio nei collegi del Pime in Brasile. Ebbe un ruolo importante come viceregionale nell’aprire una presenza del Pime nel Mato Grosso. Nel 1977 viene eletto Superiore Regionale. Durante il suo mandato il seminario teologico del Pime venne trasferito da Londrina a Florianopolis, di questo seminario divenne in seguito rettore.

Negli anni 1986-89 frequenta la Università Pontificia Salesiana a Roma ottenendo la licenza in Psicologia. Nel 1992, con padre Ernesto Arosio dà inizio, nella città di San Paolo, al Centro di Animazione Missionaria. L’anno successivo, nel mese di ottobre, il Centro pubblica il primo numero del Mundo e Missão. Dal 1999 faceva parte del gruppo ITA (Istituto di Accoglienza), composto da psicologi consacrati al servizio del clero e dei religiosi.

Padre Alberto Garuti aveva ricevuto nell’anno 2012 il Premio Bontà “Beppe Silveri e le Missioni”. In quell’occasione Padre Alberto aveva ricordato le sue origini valmadreresi e descritto le condizioni delle favelas in cui si trovava ad operare in una toccante lettera, indirizzata all’all’ora presidente del Fondo e sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi.

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“Egregio signor senatore Antonio Rusconi – scriveva padre Alberto –, m´ha fatto molto piacere la notizia che mi é stato conferito il premio “Beppe Silveri” per lanno 2012. La ringrazio per il suo interessamento e con me la ringraziano le persone della favela “Parque da Represa” di S.Paolo. Una casa a ridosso dell´altra, strade strette (due-tre metri, in molti punti anche meno). Case di mattoni, esternamente senza intonaco (i più ricchi), molte baracche di legno e lamiere con fessure da cui entrano pioggia, vento e grossi topi. É difficile trovare un pezzo di terreno che non sia occupato da una casa o una baracca. Siamo riusciti a trovare qualche anno fa un terreno di 10 m. x 10, l´abbiamo cintato ed ora vorremmo metterci il tetto. Il lavoro comincerà con i soldi del premio che abbiamo ricevuto e quando saranno finiti diremo alla gente di darsi da fare e di finire l´opera iniziata. M´ha fatto molto piacere sapere che a Valmadrera qualcuno ancora si ricorda di me. Sono lontano da ormai cinquantasei anni e in questo tempo ho fatto solo rapide apparizioni in città. La maggior parte delle persone non mi ha mai visto. Pochi si ricorderanno del “ bagai del secretari” , ma lui si ricorda sempre della città dove ha vissuto i suoi primi 24 anni di vita. Come si può vedere, il mio lavoro è stato quasi sempre con i giovani, senza lasciare l’attività pastorale che ho sempre esercitato, anche se non a tempo pieno. Sono alla fine della mia giornata (80 anni compiuti). Tutto è cominciato all’Oratorio di Valmadrera negli anni 40 del secolo scorso. E’ lì che è sorta la mia vocazione. Mi sento contento e dico con sincerità che rifarei tutto di nuovo. Non mi resta che ringraziare il Signore”. Vi ricordo nella preghiera P. Alberto Garuti“