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Edito da Youcanprint.it

Nel mondo di oggi non ci sono solo i martiri uccisi dalla violenza fondamentalista. A un missionario può capitare di morire anche in un Paese cattolicissimo e per un altro motivo: la difesa dei diritti degli ultimi. È la storia di padre Fausto Tentorio, missionario del Pime, ucciso nelle Filippine il 17 ottobre 2011 a causa del suo impegno a fianco dei manobo, la locale popolazione tribale.

Martire per la giustizia, ma – nello stesso tempo – martire di una periferia dimenticata del mondo di oggi, dove in nome della sete di materie prime dell’economia globale si continua a uccidere chi, schierandosi dalla parte dei poveri, “crea problemi”. Questo libro racconta la storia di padre Fausto e le tante opere che ha lasciato dietro di sé nell’Arakan Valley.

Il sogno di un missionario che ha dato la vita per nutrire la sua gente. Fausto Tentorio, missionario del Pime originario di Santa Maria Hoè (Lecco), ha svolto per oltre trent’anni il suo ministero nelle Filippine al servizio dei più poveri. Ha difeso i diritti dei manobo, la popolazione tribale originaria dell’Arakan Valley, la cui sopravvivenza è minacciata oggi da interessi economici e conflitti sulla terra. Il 17 ottobre 2011 – a 59 anni – è stato ucciso da un killer davanti alla sua parrocchia. Ma le scuole e le tante altre iniziative da lui fondate ne continuano l’opera.

Giorgio Bernardelli è giornalista di Mondo e Missione e dei media del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere). Collabora con numerose testate tra cui il quotidiano Avvenire, il portale internazionale di informazione religiosa Vatican Insider e la Radio Vaticana.