La più bella delle avventure

  

La vita di padre Augusto presentata attraverso la mostra fotografica: “Padre Augusto Gianola: la più bella delle avventure”. Il catalogo della mostra è disponibile sul sito di Teka Edizioni.

 

VIDEO UNO : Intervista con Enzo Biagi

VIDEO DUE  : La solitudine

 

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Padre Augusto nasce il 5 novembre 1930 a Laorca di Lecco da Daniele e Luisa Valsecchi, primo di 5 figli (Annamaria, Maria Teresa, Pinuccia e Alberto) di Daniele e Luisa Valsecchi. Nel 1947 entra nel seminario diocesano di Venegono Inferiore (Va). Il 28 giugno 1953 è ordinato sacerdote nel Duomo di Milano dal cardinale Ildefonso Schuster e inviato come viceparroco a Locate Varesino (Co). Tra il 1961-1962 è viceparroco a Verano Brianza (Mi), dove poi riceve, dopo anni d’insistenza, l’autorizzazione del cardinale, allora arcivescovo Giovanni Battista Montini, a entrare nel Pime e il 5 novembre 1963 parte da Genova su una nave da carico per Macapá e Parintins , Amazzonia brasiliana. Amante della montagna aveva fondato a Locate Varesino il gruppo alpinistico dei Centpè che con lui compirà numerose ascensioni sulle montagne lecchesi e sulle vette delle Alpi.. In Amazzonia, invece, non esistono montagne, ma solo il cielo, terre piatte e il maestoso Rio delle Amazzoni con i suoi numerosi rami e laghi. La sua vita avventurosa continua qui fra la popolazione indigena oramai sofferente per la presenza di numerosi coloni provenienti da altre località brasiliane, che porteranno vizi e malattie.

Ecco cosa dice il missionario ad Enzo Biagi, giunto in Amazzonia per intervistarlo: “Io sono contento di essere lebbroso. Sono felice di essere lebbroso. Non so nemmeno io perché, ma quando ho capito di essere lebbroso, una grande felicità mi ha invaso il cuore. Sono contento, contento”. Le parole sono forti come pietre nel loro messaggio di speranza, ma è lo sguardo del missionario che spalanca letteralmente il cuore. Occhi umili, docili e abbandonati in un abbraccio d’amore. Occhi che parlano d’infinito. Suor Pinuccia da Napoli, l’altra sorella consacrata, spiega così quel messaggio: “Lui era certo che il passo successivo che la vita gli metteva d’innanzi, arrivasse per il suo Bene. Non era un desiderio del dolore, no. Era il desiderio incontenibile di scoprire cosa il Signore avesse preparato per lui. Perché era certo che quello che gli sarebbe accaduto, l’avrebbe aiutato ad avvicinarsi sempre di più al suo Buon Dio”. Padre Augusto si spegnerà circa un anno dopo, il 24 luglio del 1990, sulla sua tomba si legge (in portoghese): “Sono felice, perché vado a vedere in pienezza Colui che ho tanto cercato”.

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Edito da Youcanprint.it

Nel mondo di oggi non ci sono solo i martiri uccisi dalla violenza fondamentalista. A un missionario può capitare di morire anche in un Paese cattolicissimo e per un altro motivo: la difesa dei diritti degli ultimi. È la storia di padre Fausto Tentorio, missionario del Pime, ucciso nelle Filippine il 17 ottobre 2011 a causa del suo impegno a fianco dei manobo, la locale popolazione tribale.

Martire per la giustizia, ma – nello stesso tempo – martire di una periferia dimenticata del mondo di oggi, dove in nome della sete di materie prime dell’economia globale si continua a uccidere chi, schierandosi dalla parte dei poveri, “crea problemi”. Questo libro racconta la storia di padre Fausto e le tante opere che ha lasciato dietro di sé nell’Arakan Valley.

Il sogno di un missionario che ha dato la vita per nutrire la sua gente. Fausto Tentorio, missionario del Pime originario di Santa Maria Hoè (Lecco), ha svolto per oltre trent’anni il suo ministero nelle Filippine al servizio dei più poveri. Ha difeso i diritti dei manobo, la popolazione tribale originaria dell’Arakan Valley, la cui sopravvivenza è minacciata oggi da interessi economici e conflitti sulla terra. Il 17 ottobre 2011 – a 59 anni – è stato ucciso da un killer davanti alla sua parrocchia. Ma le scuole e le tante altre iniziative da lui fondate ne continuano l’opera.

Giorgio Bernardelli è giornalista di Mondo e Missione e dei media del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere). Collabora con numerose testate tra cui il quotidiano Avvenire, il portale internazionale di informazione religiosa Vatican Insider e la Radio Vaticana.